"Pensa come un uomo d'azione, agisci come un uomo di pensiero." (Henri Bergson)

I Nuovi Occhi.
Per tutte quelle iniziative, notizie e tematiche attuali che i mass-media trascurano o trattano con superficialità.
Spesso, infatti, la rilevanza di un tema sembra derivare maggiormente da esigenze di audience piuttosto che dall'importanza che l'informazione stessa dovrebbe richiedere. In quest'ottica gli eventi negativi prevalgono sempre sulle buone notizie, finendo per farci credere di vivere in un mondo peggiore di quello in cui in realtà viviamo.

L'obiettivo del blog è quello di stimolare e incentivare una
riflessione critica riguardo alcuni spunti di attualità che consenta di filtrare le informazioni, ma anche quello di evidenziare ciò che di positivo c'è, le “belle notizie” appunto, che non riescono a emergere perchè sommerse dall'infinità di quelle cattive; riuscire quindi, tramite i nuovi occhi, a osservare e comprendere più profondamente ciò che accade ogni giorno e ci circonda.

giovedì 28 gennaio 2010

Obbligo di fumo



Uno sviluppo così rapido porta sempre con se grandi contraddizioni. Difatti in Cina, oltre a tante problematiche più gravi e cruciali, c'è anche chi,in assoluta controtendenza mondiale, pone l'obbligo di fumare.

Sarebbe fiero Mao Zedong, che faceva fabbricare sigarette perfino dentro la cinta del Palazzo Imperiale. Se il resto del mondo si è piegato alle campagne anti-fumo, i dirigenti cinesi della contea di Gongan hanno lanciato la controffensiva: da loro la sigaretta è obbligatoria. Per motivi patriottici e per il bene pubblico. La circolare diramata dalle autorità locali è tassativa: sono tenuti a fumare tutti i dipendenti pubblici, insegnanti inclusi. Chen Nianzu, uno dei notabili municipali, ha spiegato con orgoglio la decisione sul quotidiano governativo Tempi Globali: «È un sostegno alla ripresa, è un aiuto all' economia locale, ed è una bella iniezione di gettito per le finanze pubbliche». Gongan è nella provincia centrale dello Hubei, il cuore della Repubblica Popolare, e va orgogliosa della sua produzione di tabacco. Ed è proprio la marca Hubei ad essere imposta agli impiegati pubblici, niente Marlboro né Camel. C' è anche un preciso target da raggiungere a fine anno, secondo le migliori tradizioni della pianificazione: i dipendenti statali devono far fuori almeno 230.000 pacchetti di Hubei nel 2009. La direttiva di Gongan batte ogni record nella promozione del tabagismo. Ma tanto zelo è superfluo. La Cina è già il regno incontrastato della nicotina. Qui si vendono 2.000 miliardi di sigarette all' anno, un terzo di tutti i consumi mondiali. Il divieto di fumo, teoricamente in vigore in molti luoghi pubblici, è disatteso quasi ovunque.
Ed è per questo che è lecito pensare che l' obbligo di fumare sarà applicato senza troppa severità. Tuttavia le adesioni spontanee saranno molto gradite.

Fonte:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/05/06/obbligatorio-fumare-direttiva-shock-in-cina.html

Nessun commento: